Le scuole sono invitate a dedicare, nella giornata di lunedì, un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di Parigi e almeno un'ora alla riflessione sui fatti accaduti.
Ecco uno stralcio dell'invito della Ministra Stefania Giannini: Non possiamo restare indifferenti, paralizzati e chiuderci nelle nostre paure. Per questo, invito le scuole, le università, le istituzioni dell'Alta formazione artistica e musicale a dedicare, nella giornata di lunedì, un minuto di silenzio alle vittime della strage parigina e almeno un'ora alla riflessione sui fatti accaduti. Porte Aperte significa anche coinvolgere la cittadinanza, le famiglie. (qui è possibile leggere l'intero messaggio).
Riporto di seguito alcuni articoli che ritengo possano essere una buona base per impostare un momento di riflessione.
Il primo è tratto dalla versione on line di Limes, rivista italiana di geopolitica, si intitola Parigi: il branco di lupi, lo Stato Islamico e quello che possiamo fare ed è un ottimo strumento per proporre un'analisi chiara e piuttosto completa del problema ISIS, abbandonando la limitante prospettiva eurocentrica.
Il secondo articolo, della scrittrice Igiaba Scego, si intitola Non permettiamo ai terroristi di farci vivere a metà è tratto da Internazionale, stessa rivista che propone anche la traduzione di un altro articolo interessante, pubblicato su Mediapart - sito di informazione francese: La paura è la nostra nemica di Edwy Plenel.
Ultimo spunto è offerto da Fulvio Scaglione su Famiglia Cristiana: il suo pezzo, Francia: almeno smettiamola con le chiacchiere, riflette sulle responsabilità e la scarsa fermezza e decisione con cui l'occidente ha affrontato la questione.
Si dice ISIS o Daesh? ilPost.it prova a rispondere in questo articolo.